martedì 15 dicembre 2015

Ritratto di una Capitale @Teatro Argentina - dal 22 dic 2015 al 3 gen 2016

Elvira Frosini e Daniele Timpano
sono in scena dal 22 dicembre 2015 al 3 gennaio 2016
in Ritratto di una Capitale
al Teatro Argentina di Roma 

Info e booking Teatro Argentina
 

Ritratto di una Capitale
Teatro Argentina 22 dic '15 / 3 gennaio '16

Con Anna Bonaiuto , Roberto De Francesco, Sandro Lombardi, Roberto Latini, Milena Vukotic, Lorenzo Lavia, Lorenzo Lavia, Filippo Nigro, Lucia Mascino, PierAldo Girotto, Josafat Vagni, Fabrizio Parenti, Daniele Timpano, Elvira Frosini
Video
Luca Brinchi/Roberta Zanardo, Daniele Spanò.
Musiche: Mokadelic
Autori: Frosini/Timpano, Roberto Scarpetti, Valerio Magrelli, Fausto Paravidino, Elena Stancanelli, Mariolina Venezia

mercoledì 4 novembre 2015

ZOMBITUDINE di Frosini / Timpano - istruzioni per l'uso


“In principio erano Aldo Morto e Digerseltz.

E fu sera e fu mattina. E Zombitudine fu. Primo giorno.”

[Genesi – 1,5]


Zombitudine riparte da zero, tenta di immergersi nel vuoto definitivo, di costruire qualcosa di vivo a partire dalla tabula rasa del nostro presente. È lo stesso vuoto toccato e aperto come un'insondabile voragine da Digerseltz, spettacolo di e con Elvira Frosini del 2012, in cui si fanno i conti con l'horror vacui dell'esistenza e di un presente cannibalico e si tocca l'insicurezza e la paura di un mondo, il nostro, che avverte lo sfaldamento del benessere e l'oscuro timore di essere definitivamente cannibalizzati, inghiottiti dai nostri stessi mostri: “Ecco, gli spazi vuoti. Quelli non ci devono essere, io ho paura degli spazi vuoti. Perché poi, nel vuoto, che succede. Nel vuoto. Può succedere di tutto, eh sì, come nello stomaco vuoto. Non ti puoi fidare di uno che ha lo stomaco vuoto. Non si sa mai che potrebbe fare. Perché. Be', perché ha uno spazio vuoto. Da riempire. Chi ha spazi vuoti non è affidabile, è pericoloso”.
Con Aldo morto, spettacolo di e con Daniele Timpano del 2012 su Aldo Moro, Lotta armata e anni '70, si toccava invece una storia recente, ancora attaccata alla pelle di noi tutti, si toccava l'inarrestabile declino del nostro paese, si faceva piazza pulita delle retoriche melmose delle quali ci siamo nutriti e nelle quali siamo sprofondati negli ultimi trent'anni. Si tentavano i conti con quell'ultimo guizzo di vitalità che ha attraversato la nostra vita civile e politica, e con la sua tragedia definitiva, finita nel vuoto e nell'inerzia. Il finale di Aldo morto apriva il vuoto, l'impotenza di fronte a questo presente soffocante: “Io lo sento. Sento che oggi, in questo stato, in cui siamo, è impossibile l'azione; no, non è un fatto morale, è proprio impossibile qualunque reazione alla “Reazione”.

In Zombitudine Elvira Frosini e Daniele Timpano ripartono – insieme - da questo vuoto, da questa rabbiosa disperazione, da questo presente, da questa impotente inerzia mortale in cui siamo sepolti.
Se Aldo morto era un'esplosione che faceva piazza pulita e apriva la voragine del nostro vuoto, e se Digerseltz apriva la voragine della nostra bocca e del nostro rapporto violento, prepotente e compulsivo con il mondo, in un furioso e consapevole tentativo di riempimento, Zombitudine è questo vuoto, è l'immersione nel vuoto, è questo tentare di ripartire da zero prendendo atto che i nostri meccanismi reattivi sono inquinati, inceppati, e che in mano non abbiamo ancora nulla, se non le nostre mani, se non noi stessi, se non un inutile chiacchiericcio con cui riempire il tempo prima della fine.

Zombitudine parte non da un fatto storico preciso, non da un cadavere eccellente preso a simbolo di questo momento, non dal corpo morto – simbolico - del nostro mondo divorato e divoratore, ma dai nostri cadaveri viventi, la massa anonima dei nostri cadaveri, viventi in vita la propria spensierata morte; Zombitudine affronta lo Zombi: questo spettro che incarna una delle paure più grandi del nostro inconscio collettivo: la morte in sé, come mistero ingestibile, e la nostra morte in vita, il nostro consumare noi stessi; Zombitudine prende in prestito dall'immaginario collettivo un mostro, lo Zombi, e gli da un corpo, i nostri corpi, di tutti noi, cittadini della polis, cittadini non più vivi ma nemmeno morti di uno Stato non ancora morto ma nemmeno vivo. Se il corpo morto dello Stato è un corpo zombi, sono zombi anche i nostri corpi.

Lo Zombi è il subalterno per eccellenza, nasce schiavo e di colore, una figura legata all'immaginario coloniale. Non è un caso che la parola sia di origine africana. Originariamente Zombi nella lingua Bantu del Kikongo indicava l’idolo, mentre nel mondo Kimbundu Zombi, nzambi, era uno degli appellativi del Dio serpente. La parola è poi approdata attraverso le navi negriere nelle isole di Haiti dove ha cominciato ad indicare i non morti, i non più vivi, esseri a metà la cui anima è sotto il dominio assoluto di uno stregone, detto Bokor. Già nei primi film degli anni '30 lo stregone è un bianco, che utilizza gli Zombi come servitori o come forza lavoro per le piantagioni. La connessione tra lo zombie e la subalternità coloniale è evidente. Dal '68, con George Romero, la figura dello Zombi viene trasportata direttamente nel mondo occidentale: gli Zombi siamo noi, noi cittadini occidentali, consumatori, omologati, subalterni, sempre più privati dei diritti, morti viventi.
Questo mostro sospeso tra vita e morte, in epoca ormai post-coloniale e post-capitalistica, è divenuto l'immagine della nostra subalternità globalizzata: è il nostro rimosso, la nostra morte rimossa, la nostra acquiescenza, la nostra impotenza.

Zombitudine è una nostalgia: nostalgia di un'epoca mai vissuta, l'aggrapparsi alla cornice rassicurante di un vintage, di un retrò, di un mondo che non torna più e che ci ha prodotti, quello dei nostri padri, quello degli intellettuali scomodi, quello dei diritti dei lavoratori, quello delle pensioni, quello delle vacanze al mare che duravano un mese, e naturalmente anche quello del teatro, quello della presenza del teatro nel dibattito culturale del nostro paese, l'amarezza di una generazione dimenticata, sacrificata, che vive mangiando i propri genitori, non ha la forza di creare il proprio presente e non vede futuro, non sa più immaginarne uno diverso dall'acquario scomodo, umiliante e un poco sporco che conosce, una generazione che sta comoda anche nella propria disperazione, nella propria “rabbia educata” e totalmente inutile. È la sconfitta di fronte all'irrealtà suprema che assume ogni atto di ribellione, quando non si fonda o non si può fondare più su una visione condivisa, su un “noi”, ormai definitivamente frantumato e disperso.

mercoledì 28 ottobre 2015

ZOMBITUDINE all'Elfo Puccini di Milano - 3 > 8 novembre 2015

Zombitudine‬ di FrosiniTimpano‬ ‪#‎Milano‬ @ElfoPuccini  
3>8 novembre 2015     

Acquista qui il tuo biglietto: bit.ly/1GjBQZL  
frosinitimpano.it  
elfo.org


 
DIVENTA TESTIMONIAL DI ZOMBITUDINE e avrai due ridotti al Teatro Elfo Puccini a € 11,50 cad. per il 4 o il 5 novembre! Fatti un ‪#‎selfie‬ con il flyer di Zombitudine (scaricalo qui http://zombitudine.wix.com/zombitudine#!grid/c1lex ), postalo con la scritta ‪#‎IOstoconZOMBITUDINE‬ commentando il post di Elfo Puccini (ricordati di indicare la data scelta)
‪#‎Zombitudine‬ ‪#‎Milano‬ 3 > 8 novembre, Elfo Puccini Ore 19.30, domenica ore 15.30
Posted by Compagnia Frosini/Timpano on Mercoledì 28 ottobre 2015

martedì 20 ottobre 2015

ALDO MORTO @TORINO - 22 e 23 ottobre 2015



ALDO MORTO @TORINO | torniamo in città giovedì 22 e venerdì 23 ottobre ore 21.00 al il #CaffèdellaCaduta - via Bava 39 (Vanchiglia) di #Torino con lo spettacolo #Aldomorto di e con Daniele Timpano, il più pluripremiato e plurisegnalato del nostro repertorio: Premio #Retecritica 2012, Menzione #Inbox 2012, Finalista #PremioUbu 2012, Vincitore Premio #NicoGarrone 2013 per il progetto special #Aldomorto54. Premi a parte, un bel lavoro. Venite?

Chiama: 011 578 1467

martedì 1 settembre 2015

Scuola attore-performer di Frosini/Timpano - 2015-2016

Scuola ATTORE/PERFORMER
di Frosini/Timpano 

da ottobre 2015 a giugno 2016 - Roma



























sono aperte le iscrizioni alla

Scuola ATTORE/PERFORMER
di teatro e drammaturgia


con Elvira Frosini e Daniele Timpano

da Ottobre 2015 a Giugno 2016
Roma - Spazio Kataklisma

lezioni base: il lunedì ore 20,00 - 22,30
+ sessioni intensive a Gennaio, Aprile e Maggio
spettacolo a Giugno 2016

Il Corso di formazione attore/performer
è la formazione annuale di Elvira Frosini e Daniele Timpano

Cosa comprende:
- il corso di un incontro a settimana da ottobre 2015 a giugno 2016
- il lavoro con i drammaturghi all'interno del
Progetto Speciale Drammaturgia dal 26 al 30 gennaio 2016
- sessioni di lavoro intensivo ad aprile e maggio 2016
- uno spettacolo finale a giugno 2016

Nella formazione performativo-attoriale si esploreranno varie condizioni di stato in relazione al presente.
A Gennaio, all'interno della Sezione Speciale Drammaturgia, si lavorerà insieme ai drammaturghi in un quadro di lavoro interattivo tra lavoro attoriale e scrittura
Ad aprile e maggio 2016 ci saranno sessioni di lavoro intensive.
A giugno 2016 si presenterà uno spettacolo.

Requisiti
Il laboratorio di formazione è rivolto ad attori, danzatori, performer, professionisti e non, e a chiunque voglia approfondire ed allenare gli aspetti creativi del lavoro sulla scena nell'idea dell'attore-performer come creatore consapevole.
Requisiti essenziali sono una buona disponibilità a lavorare in gruppo, all'ascolto, a proporre e scambiare idee, curiosità nei confronti del lavoro teatrale, interesse a formare un proprio punto di vista consapevole sul teatro e a costruire un personale percorso attoriale e/o autoriale.

Partecipazione
È necessario inviare un cv completo di dati anagrafici, recapiti telefonici ed email a
kataklismateatro@gmail.com
Verrà comunicata la conferma di partecipazione e le modalità di iscrizione.


Dove
SPAZIO KATAKLISMA
via G. De Agostini 79 - ROMA
info: tel. 338 3476616 - kataklismateatro@gmail.com

Il Lavoro
La formazione per il teatro contemporaneo comprende:
- acquisizione di strumenti tecnici e formativi
- la creazione di un proprio percorso come attore/performer creativo e consapevole e non semplice esecutore
- sviluppo della conoscenza e della riflessione sui linguaggi scenici nel teatro contemporaneo
- la necessità di formare un proprio punto di vista sul teatro
- la possibilità di formarsi professionalmente con artisti attivi nel teatro contemporaneo
- la possibilità di confrontarsi con le domande che pone la creazione
- la possibilità di aprire il proprio orizzonte ai diversi linguaggi teatrali e performativi

Attraverso un lavoro fisico di preparazione si passa a lavorare sulla parte performativa/attoriale, sullo spazio, il tempo, la scena, il testo.. Gli elementi essenziali sono lo stare in scena, il cercare un proprio percorso e ragione dello stare in scena, il corpo inteso come incrocio spazio-temporale di cultura, convenzioni, rapporti di potere, comunicazione, politica, lo sguardo ironico e sabotatore sui cliché della comunicazione e sui meccanismi della rappresentazione, il rapporto tra realtà e finzione. Tutto il lavoro si svolge in un’ottica esplorativa e non dogmatica che rispetti le individualità e il percorso personale ma rigorosa nel metodo e nella prassi.


Elvira Frosini e Daniele Timpano, sono autori, registi e attori. I loro lavori sono stati rappresentati in numerosi teatri, festival, e contesti performativi in Italia e all'estero, tra gli altri: Teatro Palladium di Roma, Festival Inequilibrio / Armunia a Castiglioncello, Perdutamente / Teatro di Roma, Festival Short Theatre di Roma, Teatro Civile Festival, "Face a Face" / Theatre de la Ville Parigi, Place à l'Art Performance e La Nuit Blanche, Asti Teatro, Teatro della Tosse, Teatro Elfo Puccini, Bassano Opera Estate / Festival B.Motion, Romaeuropa Festival, Teatro Bellini di Napoli, Teatro Argentina di Roma. Tra i loro spettacoli ricordiamo: Dux in scatola (2006), Reperto#01(2006), Ecce robot! (2007), Sì l'ammore no (2009), Risorgimento pop (scritto con Marco Andreoli, del 2009), Ciao bella (2010), Digerseltz (2012), Aldo morto - tragedia (2012), ZOMBITUDINE (2013).
Con i loro lavori sono stati pubblicati da vari editori e finalisti e vincitori di numerosi premi: Dux in scatola è stato finalista ai Premi Scenario e Vertigine, pubblicato da Coniglio nel 2006 e da Hystrio nel 2008, e con Risorgimento Pop (scritto e diretto con Marco Andreoli) sono stati tradotti e presentati a Parigi per Face à Face. Reperto#01 è stato finalista al Premio VDA nel 2006, e Sì l'ammore no finalista al Premio Dante Cappelletti/Tuttoteatro.com nel 2009. Dux in scatola, Risorgimento Pop e Aldo morto compongono una trilogia edita da Titivillus nel 2012 con il titolo Storia cadaverica d'Italia. Lo spettacolo Aldo morto è stato candidato al Premio Ubu nel 2012 come migliore novità drammaturgica, ha vinto il Premio Rete Critica 2012 ed il premio NICO GARRONE 2013 per il progetto speciale “Aldo morto 54”. Hanno lavorato per RaiRadio3 nella trasmissione "Rombi tuoni scoppi scrosci tonfi boati", realizzata per il centenario del Futurismo italiano, e nel 2014 Rai5 ha realizzato una trasmissione su di loro nel ciclo Roma: la nuova drammaturgia.
Nel 2013 hanno realizzato in collaborazione con il Teatro dell'Orologio di Roma e Fondazione Romaeuropa il progetto Aldo morto 54 (54 giorni di repliche dello spettacolo Aldo morto e 54 giorni di autoreclusione di Daniele Timpano in streaming in una cella ricostruita appositamente in teatro. Aldo morto 54 ha vinto il premio Nco Garrone 2013.
Hanno ideato e realizzato le rassegne Generatore X (2004-2007), Uovo - spazio performativo (2004-2007), la rassegna romana indipendente Ubu Settete (fino al 2007), il progetto NOVO CRITICO - incontri tra critica e nuova scena contemporanea (2008-2010), e dal 2010 realizzano ECCE PERFORMER - progetto di formazione e creazione per la scena contemporanea.
Sono attivi nella formazione da diversi anni a Roma e in Italia.

lunedì 29 giugno 2015

CORPO ESTRANEO - workshop Frosini/Timpano @ROMA 6-9 luglio 2015
























CORPO ESTRANEO
workshop

con Elvira Frosini e Daniele Timpano

dal 6 al 9 luglio 2015
h 19 - 23

a Roma - nella Scuola Attore/Performer di teatro e drammaturgia
Spazio Kataklisma
Via G. De Agostini 79 (Pigneto)

CLICCA QUI E VEDI QUI TUTTE LE INFO

Iscrizioni
Per partecipare è necessario inviare una mail con tutti i dati anagrafici, contatti telefonici ed un cv all'indirizzo kataklismateatro@gmail.com
entro il 28 giugno 2015

Contatti
kataklismateatro@gmail.com - tel. 338 3476616 - 338 7674196
frosinitimpano.it